L'ANMVI chiede modifiche alla pdl su reati contro animali: no a colpa medica veterinaria e a norme irragionevoli.
Il Vicepresidente dell'ANMVI Raimondo Colangeli ha audito in Commissione Giustizia alla Camera sulla proposta di legge che modifica il Codice penale in materia di reati contro gli animali. L'intervento si è concentrato sugli articoli che impattano maggiormente la professione veterinaria, per i quali l'Associazione ha chiesto alcune "motivate modifiche".
Preoccupazione per la colpa medica veterinaria. L'ANMVI si oppone all'introduzione della colpa medica per negligenza, imprudenza o imperizia per i veterinari, ritenendo che le norme in materia di responsabilità professionale siano già sufficienti. Inoltre, l'Associazione teme che la "circostanza aggravante" per i reati contro gli animali commessi nell'esercizio della professione possa avere un effetto deterrente, allontanando i veterinari da compiti e incarichi cruciali, in un momento in cui la carenza di professionisti è già grave.
No alla radiazione automatica. L'ANMVI chiede di mantenere il vigente procedimento disciplinare per i reati contro gli animali commessi da veterinari, a garanzia dell'iscritto e della potestà ordinistica. La radiazione automatica, secondo l'Associazione, sarebbe una misura eccessiva e priva di adeguate garanzie.
Visite veterinarie per gli animali sequestrati. La proposta di legge delinea nuovi scenari di detenzione per gli animali sequestrati, confiscati o affidati in via definitiva. L'ANMVI ritiene che sia fondamentale prevedere regolari visite veterinarie per tutelare la loro salute e il loro benessere.
Tutelare i veterinari per tutelare gli animali. L'ANMVI evidenzia che una maggiore tutela penale della professione veterinaria gioverebbe alla tutela animale stessa. L'Associazione denuncia il mancato perseguimento del reato di esercizio abusivo della professione veterinaria, un fenomeno grave che danneggia gli animali, la salute pubblica e la fede pubblica.
Basta violenze contro i veterinari. L'ANMVI ricorda i ripetuti episodi di violenza a cui sono sottoposti i veterinari, sia nel pubblico che nel privato, nonostante la Legge 113/2020 sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie. L'Associazione chiede azioni concrete per prevenire e contrastare questo fenomeno, a tutela della sicurezza dei professionisti e del benessere degli animali.
L'impegno dell'ANMVI. L'Associazione si impegna per una tutela animale efficace che includa la sicurezza e la valorizzazione della professione veterinaria. Contrastare l'abusivismo e la violenza contro i veterinari è fondamentale per garantire una migliore cura degli animali.