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Un'avventura di crescita e scoperta per due creature di specie diverse

VITA DA GATTOUn gatto è un animale domestico solo per modo di dire. Anche se vive in una casa, conserva il suo istinto selvaggio e il desiderio di libertà. Questo è il tema centrale del film "Vita da gatto", il nuovo lavoro del regista Guillaume Maidatchevsky, che racconta l'amicizia tra una ragazzina e un gatto, entrambi alle prese con le sfide della crescita e della scoperta di sé.

La storia

Clémence è una ragazzina che vive a Parigi con il suo gatto Rroû. Durante una vacanza in campagna, i due protagonisti si troveranno ad affrontare una serie di avventure che li porteranno a conoscere meglio se stessi e il loro rapporto. Clémence dovrà affrontare la difficile separazione dei genitori, mentre Rroû sentirà il richiamo della natura selvaggia. Insieme, impareranno il valore dell'amicizia, dell'amore e del rispetto reciproco.

Il regista

Guillaume Maidatchevsky è un biologo di formazione e un regista per passione. Con i suoi precedenti lavori, come "Ailo, un'avventura tra i ghiacci" e "Kina e Yuk alla scoperta del mondo", ha già dimostrato la sua abilità nel raccontare la vita degli animali in modo poetico e realistico. In "Vita da gatto", Maidatchevsky si concentra sulla complessa relazione tra uomo e animale, offrendo una visione inedita della felinità.

Il film

"Vita da gatto" è un film per tutta la famiglia che non mancherà di commuovere e divertire. La storia è narrata con delicatezza e humour, e le immagini sono di grande bellezza. Il film è tratto dal romanzo "Rroû" di Maurice Genevoix, un classico della letteratura per ragazzi.

Conclusione

"Vita da gatto" è un film che ci invita a riflettere sul rapporto tra uomo e animale e sul valore dell'amicizia. Un film da non perdere, che uscirà in Italia il 18 aprile distribuito da Plaion Pictures.

Altri spunti per l'articolo

  • Il film è stato presentato in anteprima nazionale al Giffoni Film Festival 2023, dove ha vinto il premio come migliore film nella sezione Elementes +6.
  • Per girare il film sono stati utilizzati quattro gatti tigrati, anche se uno solo ha "recitato" per la maggior parte delle riprese.
  • Il regista ha dovuto indossare una mascherina durante le riprese perché è allergico al pelo dei gatti.

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