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British Shorthair
Storia, Caratteristiche, Cure e curiosità del British Shorthair, il gatto britannico.
Tutte le razze feline moderne sono state selezionate a partire dal 800 e il numero delle razze riconosciute dalle diverse associazioni è aumentato notevolmente dal secondo dopoguerra, quando le migliori condizioni economiche hanno permesso di investire più tempo ed energie negli animali da affezione. Numerose razze feline e varietà sono quindi molto recenti, ma alcune, come il Certosino, il gatto d’Angora, il Siamese e il gatto di Manx affondano le loro origini nei secoli passati. Le differenze di aspetto tra i gatti domestici, di razza e di strada, non dipendono però inizialmente dalla scelta degli allevatori di favorire o di selezionare certecaratteristiche, quanto dal passaggio dalla vita selvatica alla vita con l’uomo.
Uno degli effetti della domesticazione è il rilassamento della selezione naturale, che favorisce in natura gli individui più adatti all’ambiente, trasmettendo così determinate caratteristiche ed eliminando quelle che riducono la capacità di un individuo di sopravvivere e riprodursi. La domesticazione rappresenta un vero e proprio cambiamento di ambiente, che ha provocato negli animali domestici variazioni nell’aspetto, nella fisiologia e nel comportamento. L’ambiente domestico permette infatti l’espressione di una maggiore variabilità e la comparsa di nuove caratteristiche nelle razze. La varietà e la variabilità dell’aspetto oppure del comportamento di una specie sono una condizione necessaria perché si sviluppino le razze feline.
Anche le mutazioni spontanee che si possono verificare nella popolazione vengono mantenute e diffuse, sia perché garantiscono un vantaggio all’animale sia per effetto dell’isolamento geografico. Le razze feline antiche rappresentano proprio questi due aspetti della domesticazione, piuttosto che una selezione mirata da parte dell’uomo. Il Gatto di razza Certosino ed il gatto di razza Siamese vennero certamente apprezzati per la colorazione particolare del pelo e degli occhi, mentre il gatto d’Angora presentava un raro spettacolare pelo fluente di colore bianco. La caratteristica coda mozza del gatto di razza Manx si diffuse nella popolazione più per l’isolamento geografico che per l’intervento dell’uomo, anche se la razza è stata successivamente selezionata per questo carattere.
Oltre all’aspetto generale, le caratteristiche di maggior spicco nel gatto sono sicuramente la lunghezza e il colore del mantello, che varia da razza a razza. Quest’ultimo è composto da tre tipi di pelo: il pelo di protezione, il pelo ispido e il pelo lanoso o sottopelo. La pelliccia protegge la pelle dalle radiazioni solari, dal gelo e dagli urti e permette di non disperdere la temperatura corporea; alcuni peli hanno inoltre una funzione sensoriale. Le mutazioni nella struttura originaria del mantello sono all’origine della divisione delle razze feline che vengono così distinte: razza di gatti a pelo lungo, razza a pelo semilungo, razza a pelo corto, razza a pelo riccio, razza a pelo duro e razza di gatti nudi.
I gatti a pelo lungo sono rappresentati dalla razza del Persiano, che presenta peli di protezione molto lunghi e un sottopelo fitto e sviluppato. Tra i gatti a pelo semilungo troviamo la razza capostipite di tutti i gatti a pelo lungo e semilungo, il gatto d’Angora. Questa mutazione sarebbe infatti comparsa circa 4 secoli fa in Turchia e Medio Oriente, diffondendosi quindi in tutto il Vecchio Mondo tramite le vie di mare e approdando in America Settentrionale al seguito dei pellegrini.
In alcune razze feline questo carattere garantiva un miglior adattamento al clima rigido, come nel Siberiano e nel Maine coon, mentre in altre è stato introdotto dall’uomo per tentare di aumentare sempre più la spettacolarità della razza. I gatti a pelo corto presentano invece il tipico mantello del progenitore selvatico, anche se sono state selezionate varietà con caratteristiche particolari: il British, l’Exotic e il Certosino presentano un mantello molto più fitto, sollevato corpo, il Siamese un mantello più corto e sottile.
La razza di gatti a pelo riccio è determinato da tre geni mutanti, detti rex, ed è stato selezionato solo negli ultimi decenni, come il pelo duro, caratteristico della razza American Whirehair. Particolare è la razza Sphynx il pelo è quasi invisibile al tatto ed alla vista, ma è presente con sottilissima peluria.